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La mia Tanzania – Giuseppe Stinca intervista Andrea Nuccio

Esperienze di viaggio

July 20, 2014 4:59 pm by: Category: A day in a life of, Lifestyle, Travel Leave a comment A+ / A-

Andrea Nuccio è un mio caro amico. Per decenni dirigente presso una grande catena di distribuzione svizzera, ha coltivato e sviluppato nel suo tempo libero un naturale interesse per la pittura e per i viaggi e, più in generale, per la conoscenza di forme di espressione e culture molto diverse dalle nostre. Per questo, freneticamente, e con lo spirito avventuriero che lo contraddistingue, Andrea esplora il mondo in modo attento, critico, catturando attimi e frammenti di vita locale apprezzandone e sempre rispettandone le notevoli particolarità. E’ difficile parlare con Andrea di un suo recente viaggio poiché, quando ci provi, è già proiettato al nuovo che sta meticolosamente pianificando.

Questa volta però sono riuscito ad afferrarlo ed ho voluto sollecitarlo per cogliere e condividere una delle sue più recenti esperienze, giusto di rientro dal suo viaggio in Africa. Ed eccovi il risultato.

1. Andrea, un altro viaggio in Africa che questa volta ti ha portato in Tanzania. Dove si trova? Perché tutto questo interesse per questo Paese e questa regione. Da dove deriva? Cosa ti affascina maggiormente di questo continente? Cosa t’inquieta, ti intriga?

Maps-TanzaniaLa Repubblica Unita di Tanzania é uno stato dell’Africa orientale, confina con otto stati, Kenya, Uganda a nord, Ruanda, Burundi, Rep.Democratica del Congo ad ovest, Zambia, Malawi e Mozambico a sud. A est é bagnata dal meraviglioso Oceano Indiano. Il mio interesse per questa Nazione, e per l’Africa in generale, nasce dal mio spirito di avventura. Sono sempre stato affascinato dalla natura nella forma più selvaggia.

2. So che viaggi sempre con la tua Signora e molto spesso ti accompagni con fedeli amici? Cosa vi accomuna? Come gestiste questa “forzata” convivenza per dei periodi talvolta anche prolungati? E’ vero che hai condiviso spazi molto esigui ed anche poco confortevoli? Quali regole di “buon vicinato” siete riusciti ad applicare in questi casi? E non dirmi che ha funzionato sempre tutto a meraviglia, non ci credo.

In linea di massima si viaggia in compagnia (5/6 persone max). In generale non ci sono mai stati grossi problemi, ma per una serie di circostanze positive:

I viaggi sono organizzati fin nei minimi particolari e condivisi con gli altri membri del gruppo, normalmente sono il solo uomo presente in gruppo e unico a conoscere abbastanza la lingua inglese, per cui si affidano a me. Piccole divergenze possono sorgere per eventuali ritardi, (non li sopporto) o per qualcuno che non dimostra spirito di adattamento, come dormire in tenda nella savana o viaggiare fuori pista.

3. Raccontarci una tua esperienza particolare, un momento unico, vissuto durante questo viaggio in Africa. Perché lo ricordi con tanta intensità? Come ti ha cambiato? Come ti ha marcato?

Nuccio_Tanzania_Gnu_nascita_smallIn Tanzania ho passato 7 giorni nei parchi nazionali di Ngorongoro, Serengeti, Tarangire, Lake Manyara e Arusha ed ogni parco mi ha offerto situazioni ed emozioni diverse. L’immensità’ del Serengeti, dormire in un lodge del vulcano Ngorongoro a 2200m.sul livello del mare, l’incontro ravvicinato (7/8 metri) con gli elefanti e con i leoni. Ma l’emozione più forte è stata assistere al parto di una femmina di gnu. In 30 secondi ha partorito e dopo 30/40 secondi il piccolo gnu sgambettava e correva. Doveva farlo o diventava carne per leoni. Ecco lo spirito di sopravvivenza che prevale nella savana.

4. Cosa ti ha colpito maggiormente di questo enorme Paese? La gente, i bambini, il cibo essenziale, la povertà, le loro credenze? La loro libertà? La loro spontaneità?

Two_kids_Tanzania_smallTra le cose che mi hanno colpito, metto al primo posto la gente Tanzaniana. Sorridenti nonostante la grande difficoltà di affrontare la dura vita di ogni giorno, ma la affrontano con grande dignità. E i bambini, gli occhi dei bambini. In essi si vede la speranza dell’ l’Africa. Paese povero e per marcare questa povertà esiste un detto Africano che dice: “sono più povero di una scimmia”. Questa frase mi ha colpito e insegnato molto.

5. Molto spesso, immagini e reportages vari ci trasmettono volti marcati e rassegnati, sofferenti e strazianti, talvolta sorridenti e spensierati. Qual è la vera realtà secondo la tua esperienza? Qual è la vera Africa che tu hai conosciuto in questo viaggio?

L’Africa ti stupisce e ti umilia, osservare, per le strade, tanti volti illuminati da SORRISI! Non hanno nulla, a volte soffrono per malattie che sono per noi banali, ma per loro possono essere MORTALI, eppure sorridono! Quando vedi bambini in strada che camminano scalzi, quando vedi la loro gioia nel poter andare a scuola, quando senti che il loro più grande sogno è quello di poter dormire a scuola. Questa è l’Africa che mi ha “preso” nel profondo della mia coscienza.

6. Cosa puoi consigliare ad altri viaggiatori occidentali prima di intraprendere un viaggio come il tuo? Cosa lasciare a casa, cosa non dimenticare assolutamente, con quale spirito partire?

One_Kid_vertical_small_TanzaniaConsiglio a chi si reca in Africa di vivere l’Africa e le sue contraddizioni, di essere solidali con i suoi abitanti e di condividere la loro gioia di vivere con l’umiltà di questo popolo, e soprattutto lasciare a casa il proprio IO. Non caramelle e dolciumi non giocattoli ma articoli per la scuola, vestiti e medicinali. Il popolo Africano vuole progredire per cui la loro istruzione è imperativa, un nostro obbligo. Il popolo Africano sogna una vita migliore.

Disse un giorno un saggio Africano: “Se si sogna da soli è solo un sogno. Se si sogna insieme, è la realtà che comincia”

 7. Mi piace molto la tua massima ed anche la ricchezza della tua esperienza. Stai vedendo l’Africa con occhi diversi e questo ci affascina moltissimo. A quando allora il tuo prossimo viaggio?

Novembre 2014 o febbraio 2015 dipende dalla meta. Abbiamo alcuni progetti…

9. Grazie. Ti aspettiamo per un’altra tua vissuta ed emozionante testimonianza. Buon viaggio Andrea!

Intervista di Giuseppe Stinca ad Andrea Nuccio per

Staying Tuned !

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La mia Tanzania – Giuseppe Stinca intervista Andrea Nuccio Reviewed by on . Andrea Nuccio è un mio caro amico. Per decenni dirigente presso una grande catena di distribuzione svizzera, ha coltivato e sviluppato nel suo tempo libero un n Andrea Nuccio è un mio caro amico. Per decenni dirigente presso una grande catena di distribuzione svizzera, ha coltivato e sviluppato nel suo tempo libero un n Rating: 3.3

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